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Premio PUGLIESE 1977

 

Raffaele NIGRO

Al centro di questa pittura, che si interessi di paesaggi, di fiori, di nature morte, di figure femminili, c'è la bellezza, meglio l'idea della bellezza.
Ma non sfacciatamente stucchevole spensierata eternale.

...cogliamo e non la realtà delle cose. Tra loro e noi si è esteso un velo di nebbia. Nell'indistinto dei totali, nello sfocato io dell'infinito, si riesce soltanto a focalizzare qualche dettaglio, ad individuare pochi tratti di ciò che era molteplice. Questi colori non fanno in tempo a raggrumarsi dallo scialbore dell'infinito. Sanno che si scioglieranno a breve. E con loro, si decomporranno queste forme inquiete in cui, il tratto quattrocentesco ripere una antica malinconica giocosità che dice: "quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia..... "

Ma qui non è solo la giovinezza, tutti i soggetti sono fantasmi e la belllezza è diventata inutile.

Gustavo DELGADO

Intima poesia, estrema raffinata sensibilità, accorta, misurata rivelazione di emozioni e sentimenti, tecnica sperimentata, ricerca sofferta, ansia di spazi, dolce vertigine di sensazioni, libertà piena ed istintiva, tavolozza ricca di colori e di effetti, esaltazione della natura, metafìsico abbandono, tutto questo vive e s'incentra nella pittura di Clelia MAGGIULLIl. Il messaggio è nelle mani di chi guarda, negli occhi di chi sa apprezzare anche senza essere esperto.

E una pittura che parla all'intelligenza e al cuore di tutti. Femminilità che ragiona ed ispira; riscatto pieno della donna-artista.

 
Clelia Maggiulli - Copyright 2008 © All rights reserved - Informativa utilizzo cookie artemedia