Leo STROZZIERI
Vorremmo sinceramente che quei cieli fossero tutti e sempre azzurri, ma allora l'arte della nostra pittrice diventerebbe utopica.
Vorremmo anche che quei fiori mai perdessero la carica esplosiva della gioia della vita e risultassero sempre floridi e verdeggianti, ma allora si rischierebbe l'ipocrisia per un malato bisognoso di sincerità.
Stiamo dicendo che l'arte della Maggiulli è filosofia autentica, espressa dai colori, d'accordo, ma non per questo meno lucida e comprensibile.
Anzi lei si preoccupa ad ogni istante di rendere accessibile il suo messaggio, cooperando così alla elevazione spirituale e morale dei più.
Toti CARPENTIERI
V'è, subito, da dire die questa particolare "pittura di natura" della Maggiulli , non solo non sconfina - mai - nello strereotipo, ma ci appare come un'adesione alla rappresentazione "originale" secondo un andare oltre la stessa riconoscibilità fisionomica (quasi il medesimo discorso di certe sue "donne" che hanno negli occhi l'astrazione del paesaggio), fino a divenire profonda comunione con l'esistere, ricerca intensa e significativo esito di alta poesia.
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